Stanco dei soliti piatti quotidiani ammannitigli dalla Chtorressa (sua compagna di terrestri disavventure) e non potendone più di Scolopendre fritte con salsina di tarantola marinata (il piatto nazionale del suo pianeta natio) o di Sushi di Grabach Verde, il Trifide nei momenti di appetito creativo si diletta a creare, raccogliere e sperimentare ricettine deliziosamente orripilanti provenienti da mondi e galassie remote...
Vi invito quindi a spedirmi i vostri disgustosi manicaretti in modo che oltre al Mostro Tentacolato tutti i soci del Club possano arrecare offese agghiaccianti al proprio palato...
BUON APPETITO!
MENU' DEL GIORNO
Sughetto saporito piccante estivo
Pizza di Patate e Semola a Lievitazione Antimaterica e Cottura Prolungata
Ectolasagne venusiane al plasma verde
Coda di Cranach Herberyta in salsa infernale
Involtini di Frob (variante muta)
"La Pentola dell'Abominio" è arricchita dallo straordinario contributo fornito da Tony Beretta che, combattendo a lungo nei gelidi spazi siderali trentini la terribile Triade delle Zie, è riuscito a sottrarre il millenario segreto dell'autentico Dolce dei Mondi di Zelten che oggi ci viene finalmente svelato.
Il Trifide vi segnala
la singolarità di questa ricetta che , per effetto di misteriose
sinergie ponderali, a cottura avvenuta risulta detenere un indice di densità
apparente nell'unità di volume paragonabile ad una nana rossa collassata........ogni
ingrediente aggiunto di volta in volta concorre ad un aumento esponenziale
della massa dell'impasto.
Calorie e peso
specifico : non determinabili.
Una Supernova
nello stomaco....ma ne vale la pena.
a cura del Trifide Sintesi a caldo (REAZIONE DI KATZELMEIER-BRUT)
Apparecchiature necessarie
Operazione preliminare
Osservazioni scientifiche
Norme di sicurezza
Effetti collaterali In individui sani il consumo occasionale del sugo non provoca effetti indesiderati, in alcuni casi sono stati osservati effetti temporanei di allucinazioni, manie suicide, flatulenze con ritorno di fiamma, sindrome di astinenza di Laurus, attacchi di grolla paranoide, ululati.
Norme di riciclaggio
Buon appetito. |
Nella prossima ricetta, potrete cimentarvi nell'assemblaggio di uno dei più temibili oltraggi culinari che mai forno abbia conosciuto...La Pizza di Angibal.
Angibal è un nuovo personaggio (assolutamente reale) approdato alla corte del Trifide e di cui sentirete spesso parlare...è in allestimento una speciale sezione con notizie biogafiche , aneddoti, malefatte e quant'altro!!!!
Per il momento accontentatevi di un paio di straordinarie preparazioni direttamente dalla sua cucina
WARNING!!!!!: La ricette di Angibal vengono pubblicate nella loro forma originale senza alcuna censura, pertanto il Trifide vi diffida dal reclamare alcunchè nei suoi confronti per gli eventuali danni, permanenti e non, che andrete ad arrecare al vostro apparato mastico-digerente...buon appetito ai temerari irriducibili!!!!!
(Pizza di Patate e Semola a Lievitazione Antimaterica e Cottura Prolungata)
*Aliena Telepato-Farneticante responsabile del Servizio Catering Bellico dello Spazioporto di Betelgeuse IV, consorte del Mago di Laurus. Ingredienti: Allora...., per gustare la pizza di Angibal ci vogliono i seguenti ingredienti: 6 etti di farina
3
etti di farina di grano duro
1
dado di lievito di birra fresco (per intenderci non deve essere ingiallito
e......
3 o 4 patate precedentemente fatte bollire con la buccia. Esecuzione: FASE 1) iniziare a miscelare le due qualità di farina e piano piano inserire le patate tiepide.salare (circa 2 cucchiaini da caffè) .
Far
sciogliere il lievito in acqua tiepida (circa 250ml) ed iniziare ad
impastare con le mani; si deve lavorare con energia per circa 10 minuti
fin quando la pasta rimane morbida da lavorare. Formare una palla, infarinarla e farci una croce SOPRA (n.d.r:) Poi devi avvolgerla con tanto amore in un canovaccio ed ancora un bel plaid senza schiacciarla.
Passate
circa due ore la pasta E' PRONTA!!!!!!!
Per
ora accontentati della base per la pizza. Domani ti svelerò i segreti per una buona cottura e soprattutto gli ingredienti per farcirla.
FASE 2) Allora, ... per gustare questa pizza , bisogna curare bene la lievitazione; non deve prendere colpi d'aria! Poi, quando sono trascorse due ore, si stende sopra una teglia oliata e si farcisce con fettine di pomodorini maturi schiacciandoli leggermente nella pasta. Aggiungere qualche foglia di basilico, origano, sale una grattatina di pecorino ed un po' di olio. Infornare per circa 25 minuti a 180 ° poi aggiungere le acciughe coperte con la provola o mozzarella per altri 5 minuti. Vi sembrerà un po' strana però è buona !!!!!! Ciao, .Angi N.D.T: la pizza potrebbe risultare ad "effetto piastrella" e cioè un pò duretta da tagliare e da masticare, in questo caso è opportuno mangiarla il giorno dopo in modo da far sì che si rammollisca leggermente......
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Direttamente da Cruccolandia l'amico Filippo Fratello e la sua deliziosa complice Silvia ci inviano da Venere questa straordinaria segnalazione sulle "Ectolasagne Venusiane".
Per un piatto ributtante nel colore ma sicuramente da provare, aspetto commenti dai superstiti dopo la prova di assaggio.
Dopo la terrificante ricetta della Pizza Antimaterica, i pochi sopravvissuti alla prova potranno cimentarsi con un altra tremenda preparazione suggerita da Angibal la cuoca pazza.
Come sottrarsi alla fine di una lauta cena alla delizia del suo Crème Caramèl ???
Che a Forza vi assista...........
RICETTA MANOSCRITTA ORIGINALE NON CENSURATA
DOSI:
5
uova: 2 intere (con guscio e tutto) + 3 solo
tuorlo
5
cucchiai di zucchero
1
bustina di vanillina
Buccia
di un limone grattugiata fine
250
ml di latte
Esecuzione:
in
uno stampo con il buco* far caramellare 3 cucchiai di zucchero.()
In
una terrina sbattere bene (per terra) le uova con lo zucchero, la vanillina, il limone
grattugiato e poco alla volta unire il latte.
Versare
nello stampo caramellato** e mettere a cuocere in forno a
bagno Maria.(Maria non
ne sarà contenta ma sarà un sacrificio nobile)
Il
forno deve avere una temperatura di circa 190/200° per circa 40/50 minuti. Attenzione!! l'acqua non deve MAI bollire***. Togliere dal forno e lasciare raffreddare........
* il contenuto fuggirà attraverso il buco ma l'importante è l'intenzione di avercelo messo. ** riuscire a caramellare uno stampo metallico è impresa riuscita solo ad Angibal. *** ul pianeta di Angi l'acqua bolle a 200°C mentre sulla Terra ci sarà qualche piccola difficoltà in più. |
Direttamente dal best seller "Come sopravvivere se la vostra astronave precipita su un pianeta sconosciuto" di Doralys la Cuoca Mistica , ecco rivelata una delle preparazioni più succulente di tutte le Sette Dimensioni, il reperimento della materia prima può risultare difficoltoso ma ne vale la pena.
Innanzitutto istruite l'equipaggio dell'astronave, che andrà a procurarsi la coda, sulle due specie autoctone di Cranach esistenti, la varietà mangereccia è purtroppo quella con le zanne acuminate.
(Cranach dagli Occhi Verdi , inoffensivo ma non commestibile)
(Cranach dagli Occhi Rossi, carnivoro, peso da adulto 1300 kg, questo che lotta col marito di Doralys è un cucciolo di 15 gg in via di svezzamento, si notino ancora presenti i dentini da latte) Dosi: 1 Kg 1/2 di coda, carota, porro, peperoncino, maggiorana, timo, lauro, 100 gr di grasso di prosciutto, un paio di cucchiai di olio, 1 kg di cuori di sedano, una bottiglia di passata di pomidoro, un bicchiere di vino, sale q.b. un cucchiaio di pinoli e uno di uvetta. La coda cuoce in circa 2 ore, dipende dalla grandezza e dalla bestia.
Esecuzione:
Mandate il vostro uomo a cavallo di un blunzer ferrato a caccia
di un Cranach dagli Occhi Rossi ben pasciuto, ma per carità non gli
fate uccidere il povero bestione, a noi serve soltanto la coda! (Se
non è la stagione delle migrazioni dei Cranach procuratevi una
bella, succosa, cicciotta coda di manzo o bue).
Tagliate la coda a tronchetti e buttatela in un calderone dove la aspetta ansiosamente un pot-pourri di vegetali (carotina, porro, sedano, timo, 1/2 foglia di lauro, maggiorana) torturati sul tagliere assieme a un peperonicino e grasso di prosciutto o meglio lardo di colonnata. Per evitare la combustione della materia prima versare olio extra vergine q.b. nel calderone e provvedere, col vostro acciarino, ad accendere un bel fuoco vivace.
Ma per favore non lasciate incostudita
la vostra coda, rigiratela di tanto in tanto col forcone finchè non
la vedrete,
allegramente sfrigolante, raggiungere un
alto grado di abbronzatura. A questo punto dovrete fare un gran
sacrificio, stappate una bottiglia di ottimo bianco secco e
immolatene un bel bicchiere nel pentolone.
Quando la maledetta si sarà sucata tutto
il nettare vendicatevi affogandola nella passata di pomidoro, per
buona misura aggiungete un bicchiere d'acqua (così impara) salate,
incoperchiate e lasciate cuocere a fuoco baaaasso...mescolando di
tanto in tanto. Nel frattempo mica dovete stare con le mani in
mano! Pulite dei cuori di sedano e lessateli molto al dente. Appena
la carne si stacca dall'osso maritatela con i cuori di sedano, fate
insaporire per qualche minuto e portate a tavola.
Procuratevi una bavarola di dimensioni
extra large perchè vi
sbrodolerete sicuramente. Mia nonna alla
fine della preparazione aggiungeva pinoli e uva sultanina, ma queste
sono raffinatezze che i più non comprendono...
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E' Dory C1 che parla a nome delle tre Dory Cloni. Siamo state incaricate dalla nostra Originale di scrivere ricette per la tana del suo amico Trifide. Mentre l'Originale si diverte noi qui a faticare come schiave, a cucinare code di Cranach per il Grande Cacciatore, a scrivere ricette e andare in ufficio al posto suo...... l'Originale ci ha ordinato così di scrivere la ricetta di quei Pangialli che tanto hanno incuriosito voi sciamannati della chat.
Bene ecco come noi cloni abbiamo proceduto:
Dosi: di tutto 100 gr. ; noci, mandorle, nocciole, pinoli, pistacchi, cacao, frutta candita, uva passa 50 gr. di cioccolata fondente 1 bicchiere di vino bianco, 1 bicchierino di rum, vaniglia olio q.b.
Dory clone n.2 si tuffò nel traffico romano fino al centro della città, dove da tempo immemorabile una vecchina, da una tana oscura, sgusciava noci e altra frutta secca. Lì fece provvista di noci, mandorle dolci, nocciole, pinoli, pistacchi, uva moscato e zibibbo, nonchè di cioccolata fondente, cacao e per non farci mancare nulla cedro, arancia, fichi, pesche e mandarini canditi.
La Dory clone n. 3 intanto si procurava da un amico cantiniere del rum cubano e vino Moscato di Pantelleria; per non fare brutte figure, naturalmente , magari bisogna assaggiarlo.....beh solo assaggiarlo no, giù tre o quattro belle sorsate a gargarozzo.
Portate le provviste a casa, il team di Dory cominciò chi a tritare la frutta secca, chi a tagliare a dadini la frutta candita, chi di nuovo ad assaggiare il vino...(bono!). Nella marmitta intanto bolliva un bicchierino di rum, un bicchiere di vino, cacao, cioccolata ed un poco di olio ex.v. insieme allo zucchero ed alla vaniglia.
Dopo due ore di bollitura nella marmitta rimase una crema densa e profumata, a quel punto le Dory ci buttarono dentro tutto il frutto del loro lavoro e cantando e ridendo (che fine credete abbia fatto il resto del moscato di Pantelleria?) e formarono delle palle, no sfere (palle è brutto) di colore marroncino che misero ad asciugare nel forno a calore dolce per qualche ora.
La mattina dopo i pangialli erano cotti. (e le Dory clone anche, si sono finite anche il rum)
mmmmmmhhhhhhhh, che bontà, ragazzi, fatevi mandare un pangiallo da Dory, dopo ma solo dopo litigherete con la bilancia ma sarete avvolti da un filtro magico di sapori e sensazioni del paradiso, roba da non credere!!!!
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