La Vita Segreta del Trifide
12ª Puntata: Il Trifide nel "bizinisse"
L'antica Abellinum distava circa 16 miglia da Benevento. Il luogo di culto era
posto nei pressi della confluenza di due fiumi, il Rio Rigatore e il Sabato. Tra
queste due città sorge oggi Altavilla Irpina, la città controlla la stretta
valle interna in cui scorre l'ultimo tratto del fiume Sabato: ebbene sembra che
l'originario Noce di Benevento sorgesse proprio in vicinanza di questa città, in
corrispondenza dello Stretto di Barba, in località Ponte dei Santi. Questo fu
abbattuto nel VII secolo ma il culto non
sparì e col tempo altri noci presero il posto dell'originario, come luogo di
culto, l'ultimo di essi era in località Barba sulla SS. 88...
Quindi proprio in questa località, a poco più di 5 km da Altavilla Irpina e a 9 da Benevento, si era insediato il "Circo Fogni" con annesso Luna Park ed era qui che il Trifide era diretto con la sua ciurma.
Durante il tragitto egli continuò ad istruire le intelligenti pantegane in numerosi esercizi che avrebbero affascinato il pubblico di villici della zona, le bestiole si impegnavano con grande determinazione ed erano le prime a divertirsi con gran gioia del nostro eroe.
Il favoloso Circo Fogni, il sogno di ogni bimbo campano dai 3 ai 300 anni!! |
Raggiunse il circo in un piovoso pomeriggio primaverile e
scrutò con occhio voglioso i baracconi... e subito una nuova idea germogliò nel
cervello bacato del bietolone: perchè essere solo un'attrazione e non il padrone
di tutto?
Senza esitare si diresse dal padrone di tutto l'accrocco, un
certo Eldo Tirrella
detto o' Guappone e senza mezzi termini gli propose l'affare: vendergli tutto,
circo e luna park...
O' Guappone guardò il nostro e fiutò l'affare, in effetti era stufo di quella
vita errabonda, sempre vessato da problemi di quattrini e di attrazioni da
trovare per attirare il pubblico delle campagne, ma voleva anche fare un po' di
denaro per stabilirsi nella grande metropoli di Ceppaloni e vivere in pace con
le sue tre concubine nane, quindi sparò una somma allucinante...
"Vu' vulite tutt'ambaradan, o' circo e o'llune parke, vabbuò guaglio' dateme quindece melioni ed è tutto vuostro..." |
Il Trif rimase per un istante bloccato... 15 milioni... e
dove li trovava? con la vendita dei "Folpetto
®"
ne aveva accattati sì e no la
decima parte e oltre tutto in valuta sospetta: talleri borbonici, amlire
dell'occupazione alleata, baiocchi dello Stato Pontificio e persino banconote
fazzoletto dei primi anni della repubblica italiana... non era certo di aver
fatto un grande affare con gli insorti di Montesecchio, infatti passato il primo
momento di gioia incontenibile si era accorto che dovunque andasse quel denaro
gli era rifiutato anche dal più ignobile salsicciaio locale. Tutti scuotevano la
testa e gli restituivano talleri, baiocchi, amlire e banconote fazzoletto, ma di
fronte a O'Guappone tentò il tutto per tutto...
"Non ho proprio 15 milioni, ho questi... - e
sciorinò le vetuste banconote sul tavolaccio della roulotte del Tirrella -
sono tanti... bastano?" e attese
fiduciosamente...
O'Guappone socchiuse gli occhi e lo guardò con fare
sospetto, poi esaminò le banconote una ad una con un leggero fremito delle
narici... non poteva credere che quel minchione gli spadellasse un simile colpo
di fortuna, il Tirrella infatti era un esperto numismatico e in un istante si
rese conto di avere tra le mani un capitale inestimabile, altro che quindici
milioni!
Con vendite mirate presso importanti collezionisti dalle banconote offerte
ingenuamente dal Trifide poteva ricavarci non meno di mezzo miliardo, era il
colpo di fortuna lungamente atteso da una vita!
Mantenne una certa compostezza, si asciugò il sudore dalla fronte, fece un colpo
di tosse e ripresa una certa freddezza si rivolse al nostro eroe con una
sarcastica risatina...
"Munnizza, tutte banconote fuori corso non valgon na' chiavica, ma i'
songo nu sentimmentale, me piace assai la robba vvecchia, l'avite fatte voi
l'affare, guaglio'..." rapidamente afferrò il tutto
con mano tremante e lo intascò rapidamente, poi guardò il Trifide che attendeva
trepidante e aggiunse "Eppoi che parete nu calamare me state sempatico
assaje, vi dò pure nu poco de resto" e gli diede due
banconote da centomila "Pe' e' primme spese..."
aggiunse e gli fece immediatamente firmare il contratto di cessione..
...e prima che il GT potesse avere tempo di dire una parola,Tirrella 'o Guappone chiamò a raccolta le tre nane, raccolse pochi effetti personali e si dileguò "fulmineamente" su una scassatissima 600 multipla... |
Il Bietolone non sospettando nemmeno di esser stato astutamente infinocchiato
ululò dalla gioia, il circo era tutto suo! Era padrone di un intero tendone con annesso luna park e
aveva anche un meraviglioso carrozzone roulotte dove vivere agiatamente senza
più dover ricorrere a ripari temporanei fatti di frasche e sterpaglie...
Eccitato e al settimo cielo chiamò la sua ciurma, indicò il tutto con un ampio
gesto della mano e disse poche e studiate parole: "Evviva, siamo nel
bizinisse!"
Il Vegetale infatti non capiva una ceppa d'italiano, figuriamoci poi le parole
straniere, ma l'occasione richiedeva una frase storica e lui la pronunciò con
voce rotta dall'emozione...
Nel frattempo il Tirrella si allontanava in macchina in direzione di Napoli
ridendo come una iena, ogni tanto si fermava ad una piazzola d'emergenza,
contemplava le vetuste banconote e riprendeva a sghignazzare come un pazzo,
prima di riprendere il viaggio sotto lo sguardo perplesso delle tre nane...
Mentre Guappone si squagliava, il Trif ignaro della corbelleria appena commessa
decideva di dare un primo sguardo ai suoi possedimenti e fare una rapida stima
delle attrazioni offerte...
C'era una giostra con dischi volanti... e il Trifide subito volle mettersi alla guida di uno di questi mentre una lacrima commossa gli colava dall'occhio cisposo, ricordando quando su un catorcio del genere era giunto sulla terra...
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L'inventario comprendeva: un tiro alle paperelle,
chioschetti vari per pop corn, zucchero a velo e hot dog e il grande tendone con
due trapezisti sessantenni, un elefante decrepito, un leone sdentato e tre
scimmie catatoniche, null'altro...
Certo non era molto ma con una oculata campagna acquisti si potevano aggiungere
molte nuove attrazioni e raddoppiare il giro d'affari...
Quindi il bizinisse, come diceva il Trifide, c'era, bisognava solo renderlo fruttuoso e come prima cosa mise un grande cartellone luminoso con una scritta assai invitante:
Ore pasti... quali pasti? Dopo la strage delle orecchiette mutanti avevano
campato di erbe palustri!
Poi rammentò le due banconote da centomila che O' Guappone gli aveva regalato e
subito un sorriso illuminò il suo volto onesto!
"Ragazzi si mangia!" e chiamato Anusak gli
disse di correre in paese e comprare qualcosa di buono, ma molto economico, non
volendo liquidare in un colpo solo tutte le sue modeste finanze ed Anusak presa
una delle due banconote la cambiò in banconote da diecimila al tirassegno, portò
i dieci bigliettoni al Trifide e attese ordini: "Dunque eccoti
diecimila lire, prendi sei belle pizze otto stagioni, 3 mozzarelloni di bufala,
due pacchi di fettuccelle, una buatta di pomodoro, un salsiccione gigante, due
fiaschi di vino rosso, un po' d'affettato misto: salame, prosciutto, mortadella,
un pezzullo di capicollo e due pastiere con
qualche babà... e portami il resto!"
Anusak contemplò smarrito la banconota e aggiunse con voce flebile
"Basteranno?"
E il GT spazientito "Abbastano abbastano... e non spendere tutto!"
E Anusak si dileguò mentre il Trifide schioccando le labbra già pregustava
l'imminente lauto pasto.
(fine della dodicesima puntata)